Ciao a tutti.
La volta scorsa ho parlato di sostegno alla genitorialità osservando il lato delle mamme.

Oggi vorrei fare una riflessione sul ruolo del papà e su nonni, zii, amici.

Papa’ non Mammo

Il papà non è solo una figura fondamentale di sostegno e di aiuto per donna nel periodo delicato della gravidanza e di primi istanti di vita del neonato. Io preferisco definirlo (ed è effettivamente così) come parte integrante nella crescita fisica ed emotiva del bambino – magari con modalità differenti rispetto alla mamma ma comunque di pari dignità ed importanza. Io infatti, non a caso, nel mio lavoro uso il termine “attaccamento sicuro alle figure genitoriali”.

Questo attaccamento sicuro avrà un effetto straordinario sul bambino. Un rapporto stretto con mamma e papà permette di crescere un futuro adulto autonomo e sicuro di sè perchè sa che non rimarrà mai solo.

Tempo fa ho trovato una frase di Pam Brown  che trovo molto dolce e che vi vorrei proporre

I papà sono uomini comuni trasformati dall’amore in eroi, avventurieri, narratori e cantanti.

I papà hanno un ruolo importantissimo, difficile ma che si impara con il tempo. Non hanno dalla loro parte i cambiamenti fisici tipici di una gravidanza.

Attenzione: Le parole sono importanti. Un uomo che si occupa dei propri figli è un padre, non un Mammo – parola che sento spesso dire e che mi urta abbastanza.

Papà ai tempo del covid e l’aiuto del babywearing

Il periodo di restrizioni che stiamo attraversando non aiuta I papà a calarsi in questo ruolo. Il non aver potuto partecipare alle visite durante la gravidanza o non essere stato presente al travaglio/parto può rimane come qualcosa di non elaborato, soprattutto se si tratta del primo figlio. Può rimanere un po’ dispiacere per non essere stato parte attiva in una fase così importante della vita.

Il nostro papino con l’ultima arrivata

In questo senso il babywearing può essere utile perché crea quella vicinanza e quel contatto che rafforzano il legame (in inglese bonding).

Mettiamoci nei panni del papà e pensiamo a quanto può essere difficile comprendere lo stato emotivo della mamma.

E il resto della famiglia?

Vorrei concludere con un piccolo sguardo alla figura di nonni, zii, amici. Quello che mi sento di consigliare è accogliente i sentimenti dei nuovi genitori; fate in modo di essere presenti ma non invadenti, non giudicanti.

Se poi non sapete come essere utili, potreste pensare ad aiuti concreti come un piatto di pasta al forno da mettere in freezer.